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Da Donna a Donna

Qualunque sia il periodo storico di riferimento, che si chiamasse Eva, Nilde o Madre Teresa, è sempre la donna, in maniera più o meno palese ad essere “protagonista” del suo tempo. Figura a volte nascosta, a volte oscurata, ma pur sempre presente e decisiva. Il cammino della donna nella storia è stato irto di ostacoli e ricchissimo di pregiudizi, ma proprio per questo, la sua lotta è stata ancora più ricca di grandi traguardi e importanti vittorie.

Secondo Euripide, “La donna non è ignorante, ma è anche il peggiore dei mali. Per Platone, per lei non c’era posto, in una buona organizzazione sociale. Aristotele la considerò invece difettosa e incompleta.
Secondo Pitagora la donna era figlia del principio e generò il caos e le tenebre
.

Nel Seicento, tutte le donne che decidevano di ribellarsi al potere dell’uomo e alle regole della società., erano considerate Streghe.

Tale situazione dura anche per tutto il Settecento, dove unico fine dell’universo femminile, era “accasarsi” al meglio. Nell’ ottocento comincia l’imponente lotta della “donna di oggi” per il riconoscimento dei diritti legati al suo essere un “soggetto sociale”.

La donna diventa lavoratrice e cittadina, non può più quindi sottostare al potere dell’uomo, marito o padre che siano.

La scena non appartiene più in modo esclusivo all’uomo.

La fine del Novecento, sono stati gli anni del femminismo, del rigetto dei valori tradizionali, quali la famiglia, e la maternità, perché nemici della nuova donna.

La donna di oggi riesce ad essere lo specchio del passato, ma anche la proiezione nel futuro. La donna Manager, la donna presidente del consiglio, la donna Presidente della Repubblica, la donna nell’arte, nella cultura, nell’imprenditoria, ecc. , è la resultante di una “guerra” fatta di tante battaglie vinte e altrettante perse, ma che alla fine ha portato la donna ad aspirare all’apice della piramide.

Nel percorso espositivo proposto dagli studenti del corso di studi in Grafica multimediale dell’istituto ASFOL di Lodi la parola “donna” non è un semplice termine, ma un universo complesso e sfaccettato. Qui si intrecciano le storie del passato, le sfide del presente e le speranze per il futuro.

Un viaggio nel tempo e nello spazio, alla scoperta di storie di ordinaria e straordinaria femminilità.

Perché la storia delle donne non è finita, è appena cominciata


9 Marzo 2025 dalle ore 16:00 - Museo della stampa di Lodi - Via della Costa 4


Scarica QUI la locandina e QUI l'invito!

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